Corso base introduttivo
“Il Lean nei Servizi-Uffici per abbattere gli sprechi e migliorare la Produttività” in 10 Lezioni
(Lezione 4 di 10)
Deployment delle perdite e analisi di Pareto: Misurare le Perdite negli Uffici
Il Deployment delle perdite-analisi di Pareto, ha lo scopo di suddividere le perdite secondo delle categorie precise.
L’analisi di Pareto permette di aggregare le perdite secondo delle categorie pre-classificate (le 18 perdite degli Uffici).
Successivamente vengono elaborati degli istogrammi, sino al raggiungimento del livello minimo di dettaglio, per permettere la successiva analisi e risoluzione.
Le perdite vengono raggruppate in percentuale sui diagrammi, in ordine decrescente, e sono correlate con i processi dove vengono generate.
Questo per poter stabilire le priorità, consentire una analisi più focalizzata e valutare le metodologie e gli strumenti da impiegare, per la loro risoluzione.
Senza la stratificazione delle perdite è impossibile compiere i passi successivi d elaborare il Piano Master per la loro aggressione e risoluzione.
Normalmente, la stratificazione delle perdite prevede almeno tre livelli di approfondimento.
Partendo dalle perdite generali d’Ufficio, suddivise nelle tre macro categorie: disponibilità, produttività e processo (deployment di 1° livello), si stratifica ad un livello successivo, per individuare dove si annidano maggiormente le perdite (deployment di 2° livello).
Un ulteriore approfondimento (deployment di 3° livello), potrebbe riguardare un sotto livello di possibili cause che generano le perdite.
La stratificazione delle perdite si ferma nel momento in cui è possibile focalizzare l’analisi in modo preciso.
Diversamente, una perdita descritta in modo generico non permette di trovare soluzioni mirate, per la sua eliminazione.
Per comprendere meglio, si potrebbe fare l’esempio del problema: come risolvere la fame nel mondo. La descrizione fa senz’altro comprendere l’oggetto dell’intervento di un organismo inter-governativo per risolverlo. Però occorre conoscere di più.
Occorre conoscere, prima di tutto, l’entità del fenomeno, cioè quanto incide a livello mondiale la fame nel mondo. Ad esempio, il numero di persone che soffrono questo problema sul totale degli abitanti del pianeta (1° livello).
Con questa rappresentazione soltanto, non sarebbe però possibile aggredire il fenomeno. Un ulteriore livello di stratificazione potrebbe evidenziare, in ordine decrescente, i Paesi maggiormente colpiti, indicando la percentuale delle persone che soffrono la fame sul totale degli abitanti (2° livello).
Ma anche questo dato non sarebbe sufficiente per aggredire il fenomeno. Servono ulteriori stratificazioni (3° livello e oltre) per comprendere bene le priorità e dove serve agire subito. Ad esempio: manca l’acqua o il cibo? O entrambi? Da cosa sono causate le morti? Malnutrizione? Cibo infetto? Etc.
Comprenderete senz’altro che, senza queste analisi, non sarebbe possibile occuparsi del problema in modo efficace.
Nella prossima lezione parleremo di come elaborare il Master Project Plan per aggredire le perdite negli Uffici.
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A presto!
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Il Dr. Giorgio Di Mauro è un esperto in comunicazione d’impresa e Master Professor nel Lean Manufacturing, Leadership e Management. Svolge la libera professione in qualità di Personal Coach ed è esperto in percorsi di cambiamento e miglioramento continuo dei processi (Lean Coach, Kaizen Coach) di livello internazionale. Opera da oltre 15 anni nel Management Consultancy per accompagnare i propri Clienti al raggiungimento di solide performance a doppia cifra. Autore di articoli specialistici sul Lean Manufacturing è attualmente Partner e Training Director di Kaizen Coach International.